Letrozolo Mylan 2,5 mg: Scheda Tecnica del Farmaco
Trattamento neoadiuvante in donne in postmenopausa con carcinoma mammario con stato recettoriale ormonale positivo, HER-2 negativo, in cui la chemioterapia non è possibile e un immediato intervento chirurgico non è indicato. Il tamoxifene e il letrozolo sono entrambi trattamenti efficaci per il tumore al seno, ma il loro impiego dipende dallo stato ormonale della paziente. Il tamoxifene è più comunemente usato nelle donne in premenopausa, mentre il letrozolo è riservato alle donne in postmenopausa. Questa distinzione è fondamentale poiché la produzione di estrogeni è diversa nelle due fasi della vita di una donna.
- Se le gonadotropine umane sono utilizzate correttamente, oltre il 95% delle donne trattate ha l’ovulazione, ma solo il 50% circa di quelle che hanno l’ovulazione ottiene una gravidanza.
- Questi tumori si definiscono estrogeno e/o progesterone positivi (od ormono-sensibili) e gli ormoni ne stimolano la crescita.
- Il % dei tumori mammari è di tipo ormono-sensibile e quindi trattabile con farmaci anti-ormonali.
- Anche anomalie di altre ghiandole ormonali, come le ghiandole surrenali o la tiroide possono influire sull’ovulazione.
Ciascun blister Alu/PVC/PE/PVDC contiene 10, 14, 28, 30, 50, 56, 60, 84, 90, 98, 100, 100 (10×10), 112, o 120 compresse rivestite con film. Le compresse rivestite con film sono di colore giallo scuro e di forma rotonda. Potrebbe essere necessario effettuare delle analisi del sangue durante l’assunzione di questo medicinale. L’uso prolungato di questo farmaco può aumentare il rischio di bassa massa ossea. Questo medicinale può essere utilizzato per altri scopi; se hai dubbi, chiedi al tuo medico o al farmacista.
L’Agenzia europea per i medicinali ha previsto l’esonero dall’obbligo di presentare i risultati degli studi con IBRANCE in tutti i sottogruppi della popolazione pediatrica per il trattamento del carcinoma della mammella (vedere paragrafo 4.2 per informazioni sull’uso pediatrico). L’endpoint primario dello studio era la sopravvivenza libera da progressione (PFS) valutata dallo sperimentatore in base ai criteri di valutazione della risposta nei tumori solidi (RECIST) v1.1. Gli endpoint secondari di efficacia hanno incluso risposta obiettiva (OR), risposta in termini di beneficio clinico (CBR), sicurezza e cambiamento della qualità della vita (QoL). Studi in vitro con trasportatori Dati da studi in vitro indicano che palbociclib inibisce il trasporto mediato dalla glicoproteina-P (P-gp) intestinale e dalla proteina di resistenza del cancro della mammella (BCRP). Sulla base dei dati in vitro, palbociclib può inibire l’attività di trasportatore del trasportatore di cationi organici OCT1 e quindi può aumentare l’esposizione dei farmaci substrati di questo trasportatore (ad esempio, metformina). I dati di uno studio clinico in pazienti con carcinoma mammario hanno mostrato l’assenza di interazione farmacologica clinicamente rilevante tra palbociclib e fulvestrant quando i due medicinali sono stati somministrati contemporaneamente.
L’efficacia non è stata dimostrata nelle pazienti con carcinoma mammario con stato recettoriale ormonale negativo. Il trattamento con letrozolo può provocare secchezza delle fauci con aumento della sete e alterazioni del senso del gusto. La somministrazione orale del letrozolo a ratti femmine ha comportato una riduzione nel rapporto accoppiamento e gravidanza e un aumento delle perdite pre-impianto. Il legame del letrozolo alle proteine plasmatiche è di circa il 60% di cui la maggior parte (55%) è legata all’albumina. Dopo la somministrazione di 2.5 mg di letrozolo marcato con 14C, circa l’82% della radioattività plasmatica è rappresentata dal composto immodificato. Il suo volume di distribuzione apparente allo steady state è di circa 1.87 ± 0.47 l/kg.
Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l’effetto di Letrozolo SUN?
Nel trattamento neo-adiuvante, il trattamento con Letrix deve essere continuato da 4 a 8 mesi in modo da stabilire una riduzione ottimale del tumore. Se la risposta non è adeguata, il trattamento con Letrix deve essere interrotto e deve essere programmato l’intervento chirurgico e/o devono essere discusse con la paziente ulteriori alternative terapeutiche. Menopausa dopo trattamento adiuvante standard con tamoxifene della durata di 5 anni.
Altri usi di Letrozolo 2.5 mg
In 907 donne, letrozolo è risultato superiore a tamoxifene per il tempo alla progressione (endpoint primario) ed il tasso di risposte obiettive, il tempo al fallimento del trattamento ed il beneficio clinico. Letrozolo San – Letrozolo – Trattamento adiuvante del carcinoma mammario invasivo in fase precoce in donne in postmenopausa con stato recettoriale ormonale positivo. Nel trattamento adiuvante prolungato, un numero significativamente maggiore di pazienti trattate con letrozolo hanno riportato fratture ossee o osteoporosi (fratture ossee, 10,4% e osteoporosi 12,2%) rispetto ai pazienti nel gruppo (rispettivamente 5,8% e 6,4%).
Quanto Letrozolo AHCL prendere
Trattamento adiuvante del carcinoma della mammella precocemente invasivo in donne in post-menopausa con recettori ormonali positivi. Nelle pazienti con carcinoma mammario avanzato o metastatico, il trattamento con Letrozolo Aurobindo deve essere continuato finché la progressione tumorale risulta evidente. In alcuni protocolli terapeutici, il letrozolo può essere prescritto dopo un iniziale trattamento di 2-3 anni con tamoxifene, un altro agente antiestrogeno. Questo approccio sequenziale si basa sulla premessa che la combinazione dei due farmaci possa offrire un beneficio terapeutico maggiore rispetto all’uso di uno singolo per l’intera durata. Inoltre, in alcuni casi, il letrozolo può essere introdotto come terapia di prima linea, subito dopo la chirurgia e/o altre forme di trattamento come la radioterapia o la chemioterapia.
Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o al farmacista. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo. Alcuni di questi effetti indesiderati come vampate di calore, perdita di capelli o sanguinamento vaginale, possono essere causati dalla mancanza di estrogeni nel corpo. Letrozolo SUN può causare https://www.bosstaurus.it/il-boldenone-caratteristiche-utilizzi-e/ fragilità o perdita della massa ossea (osteoporosi) per la diminuzione di estrogeni nel corpo. Il medico può decidere di effettuare la misurazione della densità ossea (un modo per controllare l’osteoporosi) prima, durante e dopo il trattamento.
Questo inibitore dell’aromatasi ha dimostrato di essere un’alternativa efficace ai tradizionali farmaci per la fertilità, offrendo diversi vantaggi per le donne che lottano contro l’infertilità. Il letrozolo agisce abbassando temporaneamente i livelli di estrogeni, che a loro volta stimolano le ovaie a produrre ovuli. La sua crescente popolarità tra gli specialisti della fertilità e i pazienti è dovuta alla sua efficacia, al minor rischio di effetti collaterali e al potenziale per risultati migliori in alcune popolazioni di pazienti. Le pazienti sono state ben bilanciate per dati demografici al basale e caratteristiche prognostiche tra il braccio palbociclib più letrozolo e il braccio placebo più letrozolo. La maggior parte delle pazienti (97,4%) era affetta da malattia metastatica al basale, il 23,6% delle pazienti presentava esclusivamente una malattia ossea e il 49,2% delle pazienti presentava una malattia viscerale.
Tecniche come la meditazione, lo yoga e l’agopuntura possono aiutare a gestire lo stress e i dolori muscolo-scheletrici. È importante, tuttavia, discutere l’uso di queste terapie con il proprio medico, in quanto alcune potrebbero interferire con i trattamenti convenzionali. Analisi degli effetti a lungo termine e delle strategie post-terapia per pazienti dopo 5 anni di trattamento con Letrozolo. Inoltre, la mancata aderenza agli orari può complicare la valutazione dell’efficacia del trattamento da parte dei medici, rendendo più difficile identificare la causa di eventuali insuccessi terapeutici, se dovuti alla malattia o alla non corretta assunzione del farmaco. Gli effetti collaterali più frequentemente riportati sono associati a mielosoppressione, una condizione in cui il midollo osseo del paziente produce meno globuli del normale. Altri effetti collaterali includono infezioni, stanchezza, nausea e vomito, infiammazione della mucosa della bocca (stomatite), diarrea e perdita di capelli (alopecia).
Leave a reply